Ilaria Salis

Da più un anno Ilaria Salis è detenuta in Ungheria in condizioni disumane, chiediamo con urgenza il suo trasferimento agli arresti domiciliari in Italia.

Ilaria è detenuta per aver partecipato a Budapest l’11 febbraio 2023 a una manifestazione di protesta contro un raduno nazista, accusata di aver aggredito due militanti neo-nazisti, la cui prognosi è stata solo di pochi giorni. Ilaria rischia una condanna di 24 anni di carcere perché sono state aggiunte le accuse di tentato omicidio e di aver agito nell’ambito di una associazione antifascista tedesca, giudicata criminale dal governo fascista di Orban, il premier ungherese, amico della presidente Meloni. In queste settimane il ministro Salvini e altri politici della destra italiana si sono espressi in modo indegno contro la persona e l’attività politica di Ilaria Salis. Tutto questo è intollerabile!

L’idea di una Europa unita e federale, nata a Ventotene nel 1941, da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, oppositori della dittatura fascista in esilio, trae la sua origine proprio dalla lotta al nazi-fascismo per impedire che gli orrori perpetrati durante la Seconda guerra mondiale non si possano mai più verificare.

Condividiamo le considerazione della senatrice Lilliana Segre su quanto accade ancora oggi in Ungheria e in altri parti d’Europa, tra cui l’Italia: «Come è possibile che si celebri il nazismo per strada in un Paese dell’Unione Europea? Salis è stata arrestata nell’ambito di scontri avvenuti l’11 febbraio 2023 a Budapest in quello che, come lei ricorda, è definito il “giorno dell’onore”. Di onorevole però non ha nulla: si tratta di una commemorazione che riunisce ogni anno, senza autorizzazione, centinaia di nostalgici e sostenitori di Hitler… È una recrudescenza avvilente per chi, come me e milioni di altri, sulla pelle e nella carne porta i segni di quell’idea distorta e crudele di società. È successo e può accadere di nuovo, se non vigiliamo tutti».

Ora e sempre Resistenza!

Ilaria Salis libera!

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